Il sax più grande del mondo

Pubblicato il 6 marzo 2025 alle ore 18:57

a cura di Angelo Cancelliere

STRUMENTI

Il saxofono sub-contra- basso in Bb della J’Elle & Stainer

Un saxofono gigantesco di oltre 3 metri solo ipotizzato da Adolphe Sax e mai costruito prima

     Il gigantesco sassofono, registrato dal Guinness World Records nel Guinness dei primati, è del musicista, collezionista e docente Attilio Berni ed è stato costruito dall’artigiano brasiliano João Luiz da Rocha che nel 2011 fondò proprio la J’Elle Stainer, una piccola fabbrica di Mairiporã nella regione metropolitana di San Paolo. La fabbrica è nata per soddisfare la crescente domanda del mercato brasiliano di produzione di saxofoni bassi e contrabbassi da utilizzare nei riti della Congregazione Cristiana nel Brasile.

     Tutto è iniziato nel 1993 al Village Vanguard  di New York, in quel mitico posto, Attilio Berni si innamorò del sassofono. Già musicista, diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, da quella sera di luna di miele (era in viaggio di nozze) la passione per sua moglie si unì a quella per i sassofoni diventando la sua ragion di vita, ora Berni possiede la più grande collezione al mondo di sax: dal piccolissimo soprillo al tenore diritto L.A.Sax, dal Graftopn Plastic di Charlie Parker all’ottetto di strumenti dell’inventore del sax, Adolphe Sax, fino ad arrivare al gigantesco sub contrabbasso J’Elle Stainer altro 3 metri.

     La collezione di questi strumenti rari ed unici è visibile presso il Museo del Saxofono di Fiumicino che celebra la storia e l’evoluzione del saxofono, in tutte le sue metamorfosi, attraverso esposizioni tradizionali ed interattivo-dinamiche, con una programmazione educativa e didattica multi-generazionale e performances musicali estremamente coinvolgenti.

 

SAX IN FA

di Attilio Berni

     Dal 1915 al 1926 si era sviluppata in America una sorta di “sax mania” che aveva dato una popolarità incredibile allo strumento. Si ritiene che oltre un milione di saxofoni siano stati venduti in questo periodo, il che è assolutamente straordinario se si pensa alla popolazione ed alle condizioni economiche del tempo. Moltissimi possedevano un saxofono e questo era utilizzato in tutte le orchestre e bande militari.

     Le fabbriche di strumenti musicali non riuscivano a soddisfare le richieste di acquisto di saxofoni e ciò contribuì ad acuire la rivalità tra le varie case costruttrici le quali lottarono per mantenere alto il livello di ricerca e di perfezionamento del design, della meccanica e dell’innovazione.
Tuttavia verso il 1927 si comincia a prospettare un’inversione di tendenza: ancorché molto popolare il saxofono non riusciva più a vendere come negli anni precedenti.

     Il colpo di grazia lo diede il crack della borsa del 1929 e dalla conseguente grande depressione. In questo contesto la Conn e la Buescher decidono di sviluppare nuovi progetti e sperimentazioni nel tentativo di recuperare i volumi di vendite precedenti al 1927. La Buescher presenta l’alto diritto ed il soprano Tipped Bell mentre la Conn, più ambiziosa, produce due modelli totalmente nuovi: il mezzosoprano ed il Conn-O-Sax, senza dubbio il saxofono più straordinario mai costruito, con un’estensione dal la grave al sol acuto.

     La Conn si aspettava di venderne molti ma sfortunatamente le vendite non furono all’altezza delle previsioni e gli esemplari venduti non più di una decina: un vero fallimento commerciale! Già nel 1930 il Conn-O-Sax non viene più menzionato nei cataloghi Conn.
Cosa invece sia successo agli strumenti invenduti è purtroppo una triste storia: nelle scuole Conn (dove s’insegnava a costruire e riparare gli strumenti) i Conn-O-Sax invenduti vennero utilizzati come materiale sul quale lavorare. Questi strumenti venivano volutamente danneggiati e lasciati agli allievi per l’apprendistato di riparazione con il risultato di far scomparire gli ultimi esemplari rimasti. Attualmente si è a conoscenza di soli tre esemplari superstiti, uno è quello che fa parte della mia collezione, un altro è in vendita, alla bella cifra di 1.000.000 di euro.

Attilio Berni https://www.museodelsaxofono.com/attilio-berni/