In occasione del trentennale di Siena Jazz, i soci fondatori dell'Associazione Jazzistica Senese.
Da sinistra a destra: Vincenzo Vanni, Marco Bechi, Franco Caroni, Luigi Campoccia, Angelo Cancelliere, Marcella Caliani, Marco Cortini, Massimo Brutti
ASSOCIAZIONE JAZZISTICA SENESE APS
Chi siamo
"ASSOCIAZIONE JAZZISTICA SENESE APS", costituita, ai sensi del Codice Civile e del Codice del Terzo Settore - CTS (Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n. 117 e successive modifiche e integrazioni, è una associazione senza scopo di lucro.
L’associazione persegue finalità solidaristiche avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati, e svolge in via esclusiva o principale le seguenti attività di interesse generale, di cui all’art. 5, co. 1 CTS, in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi:
- educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale.
L'associazione persegue esclusivamente il fine di solidarietà sociale mediante la promozione, lo sviluppo, la diffusione e la valorizzazione della cultura musicale Jazz e del patrimonio artistico e culturale musicale soprattutto con lo sviluppo di attività sul territorio di Siena e della provincia.
L' Associazione Jazzistica Senese è socio fondatore insieme al Comune di Siena e alla Provincia di Siena di Siena Jazz, facendo parte del Consiglio di Amministrazione con la rappresentanza del proprio presidente in carica.
L' Associazione Jazzistica Senese è socio fondatore di ANSJ- Associazione Nazionale Scuole di Jazz e Musiche Audiotattili.
L' Associazione, come APS (Associazione di Promozione Sociale), è iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) il registro telematico istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Brevi cenni storici
L’associazione di fatto si costituì il 9 settembre del 1977 quando, una sera dopo cena, si presentarono a casa di Franco Caroni sei amici: Marco Bechi, Marco Cortini, Massimo Brutti, Luigi Campoccia, Angelo Cancelliere e Vincenzo Vanni. In questa riunione i sei chiesero a Franco Caroni di aiutarli a creare un piccolo club di stampo musicale jazzistico, all’inizio soprattutto per motivi amatoriali. A queste sette persone è giusto affiancare anche Marcella Caliani, moglie del presidente, appassionata di musica e flautista amatoriale, senza il cui supporto e sostegno personale e “familiare” difficilmente questa esperienza sarebbe potuta crescere.
Franco Caroni propose loro, convincendoli, di creare una associazione invece di aprire un club; grazie a questa avrebbero potuto organizzare concerti, ascoltare musica, proporre piccole lezioni di ascolto, provare a divulgare questa musica in città con particolare riferimento ai giovani e quindi fare proseliti nelle scuole e nell’università.
Fin da subito ci si rese conto tuttavia di non avere nessuna informazione sui meccanismi essenziali della vita di un’associazione, dai rapporti con le istituzioni a quelli con la stampa, con gli organizzatori culturali del settore, con i musicisti, ect. Fu cosa logica quindi rivolgersi ad una delle associazioni culturali più conosciute in quel periodo l’A.R.C.I., non per una ideologia politica comune, ma per il fatto che a quei tempi quell’ente era molto attivo nella provincia senese nell’organizzazione di concerti e nella promozione musicale. Nacque così una buona e duratura collaborazione.
La neonata Associazione si propose così di realizzare i primi eventi organizzando i concerti. Alcuni musicisti locali furono invitati a fare da spalla e poi ad affiancare i componenti dell’allora più famoso gruppo jazz-rock italiano del momento, Il Perigeo in cui suonavano jazzisti famosi come Franco d’Andrea, Giovanni Tommaso, Bruno Biriaco e Claudio Fasoli.
Con quest’ultimo iniziò una collaborazione più stretta che fruttò l’organizzazione del primo dei quattro “Concerti-incontro” che rappresentarono l’inizio delle attività (già allora un misto di didattica e concerti) che permise di creare quella base di associati che come musicisti o semplici appassionati seguirono sempre più numerosi le sorti dell’associazione. Con loro nacque l’idea di organizzare un seminario di tre giorni, realizzato all’inizio dell’agosto del ’78: un successo superiore alle aspettative.
Da quella esperienza con l’aiuto del Comune di Siena, altre istituzioni locali e nazionali ma soprattutto grazie alle idee di un grande visionario come Franco Caroni fu possibile iniziare un percorso incredibile che ha portato Siena Jazz in quasi cinquanta anni di attività a rappresentare un centro di attività, produzione e formazione culturale e professionale di alto valore nel panorama della didattica jazz europea e internazionale. Da non dimenticare poi , la creazione presso la propria sede della Fortezza Medicea, del Centro Studi Polillo, ovvero il più grande archivio audio e bibliografico italiano della musica jazz.
Siena Jazz si è dovuta quindi dedicare esclusivamente alla didattica con una necessaria complessa strutturazione giuridica e tecnica. Ed è per questo che sempre Franco Caroni creò a suo tempo l’Associazione Jazzistica Senese che ancora oggi raccogliendo vecchi e nuovi appassionati e vecchi e nuovi musicisti cerca di portare avanti le idee ed i progetti iniziali di quel gruppo di amici che condivisero questa grande avventura. Ora maggiormente responsabilizzati nel farlo in memoria di una grande persona come Franco Caroni.
Per una approfondita storia di Siena Jazz e dell'Associazione Jazzistica Senese si pubblica, per gentile concessione ed autorizzazione dell'autore, la tesi di laurea di Fabrizio Bai: Storia del "Siena Jazz". Da Siena, all'Italia, all'Europa
Si ringrazia cortesemente Fabrizio Bai per la disponibilità.


Foto Ⓒ Fabrizio Bai https://fabriziobai.com