a cura di Angelo Cancelliere
STORIE

Siena: il Club Jazzistico degli anni 50'
di Angelo Cancelliere
Anni fa nel corso del lavoro di archivio che ho svolto presso il "Centro Studi Arrigo Polillo" nella sede di Siena Jazz, ho avuto modo di raccogliere queste brevi e frammentarie notizie riguardanti l'attività di un "Jazz Club" nato a Siena intorno al 1956 o 1957.
La prima fonte raccoglie ricordi di vita di un vecchio amico e socio dell'Associazione Jazzistica Senese: Carli Ranieri. Il testo è presente nella tesi di laurea di Fabrizio Bai, Storia del “Siena Jazz”. Da Siena, all’Italia, all’Europa. La Prima Associazione che ha aperto la strada allo studio del Jazz in Italia, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia, Anno Accademico 2004-2005.
La altre notizie provengono da varie riviste, periodici e quotidiani.
Ranieri Carli, un “vecchio” amico del Siena Jazz.....
Le avanguardie del Siena Jazz: il “Club jazzistico” degli anni ‘50
Nel 1956 o ‘57 nasce a Siena il primo “club di jazz” su iniziativa dell’avvocato Sandro Trafieri e grazie soprattutto all’interessamento di Cesare Paolini, avvocato della Banca d’Italia, il quale venne a Siena per motivi di lavoro e fondò insieme ad altri questo club.
A Siena fu fondato questo piccolo club, chiamato non proprio Siena Jazz, ma “Club Jazzistico”. I suoi fondatori si ritrovarono in mezzo a difficoltà enormi, riuscendo comunque a fare qualche concerto. Uno ad esempio fu fatto nella vecchia sede del circolo “La Sclavo” che era in Piazza dell’Abbadia, un altro venne allestito qualche tempo dopo sopra la Camera di Commercio. A volte hanno anche partecipato musicisti americani che venivano reclutati quando passavano per l’Italia e che lo facevano quasi per piacere, dato che non c’era “una lira” disponibile, come successe per il concerto che fu fatto in Piazza della Posta.
Uno che suonò a Siena fu Mimmi Cantini, pianista della Roman New Orleans Jazz Band (grande orchestra da ballo della fine degli anni ’50), poi diventato direttore del RCA; il Cantini, militare a Siena, andava a suonare ogni tanto proprio al Jazz Club.
Il vecchio Jazz Club, per mancanza di fondi, peregrinò per un vasto numero di sedi senza fissa dimora, fino a quando fu eletta a sede provvisoria una cantina, dove fu portata all’ultimo momento l’elettricità, perché anche quella mancava. Tutto questo non avveniva certo per scelta, ma per esigenze finanziare. In genere presso “la cantina” venivano fatte principalmente audizioni: c’era infatti chi portava i dischi, più c’era Sandro Trafieri che faceva delle lezioni. Tenne addirittura una piccola rubrica sulla storia del jazz in un giornalino che fu stampato in quegli anni e che si chiamava “Il Diogene”; ne uscirono però solo quattro o cinque edizioni.
Di questo club facevano parte anche i musicisti senesi del tempo, che purtroppo per la maggior parte sono scomparsi. Tra di loro ce n’era uno appassionatissimo, che fu anche il direttore dell’Enoteca Italica, Beppino Giuseppe Ciatti, batterista molto bravo che suonò in molte orchestre dell’epoca, ed era una delle strutture portanti del club. C’era anche tale Spartaco Sabatini, sassofonista, ed altri musicisti, che seguivano per passione la musica jazz.
(in: Fabrizio Bai, Storia del “Siena Jazz”. Da Siena, all’Italia, all’Europa. La Prima Associazione che ha aperto la strada allo studio del Jazz in Italia. Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia, Anno Accademico 2004-2005
Raccolta di notizie brevi
- Inizio dell'attività’ del Jazz Club Club. Il Comitato direttivo avverte i Jazz amatori che questa sera alle ore 21,30 nella saletta ex-Supercinema (g.c.) di piazza Matteotti, avrà inizio il ciclo di manifestazioni organizzate dal Jazz Club Siena, con una audizione discografica. Nella circostanza il sig. Mancini dello Hot Club di Livorno, traccerà un profilo storico del jazz dalle origini commentando alcune delle opere più significative.
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 20 ottobre 1956, p.4)
- La Roman New Orleans Jazz Band si è esibita il 19 aprile a Siena nel corso di uno spettacolo goliardico riscuotendo un vivissimo successo.
(in: “Musica Jazz”, aprile 1956, “Notiziario della Federazione Italiana del Jazz” pag. 13)
- Siena. Ha iniziato la sua attività ed ha già aderito alla F.I.D.J. il Jazz Club Siena. La prima manifestazione del nuovo circolo è stata una conferenza tenuta da Liliano Mancini dell’Hot Club di Livorno sul Jazz in generale. Il nuovo circolo ha sede presso C.A. Paolini Via Lippo Vanni 4/2, Siena.
(in: “Musica Jazz”, novembre 1956, “Notiziario della Federazione Italiana del Jazz” pag. 36)
- In giro per la città. Eccezionale veglia danzante organizzata dal jazz club. Questa sera il Jazz Club ha organizzato una veglia danzante presso la sede del circolo “A. Sclavo” (g.c.). Allieteranno la serata le orchestre “Mike e i 4” e “Jolly Quintet”. Data l’eccezionalità della serata a cui tutti possono partecipare, consigliamo a quanti piaccia trascorrere in allegria ed in un ambiente ideale delle ore veramente piacevoli, di non mancare. La serata avrà inizio alle ore 21 precise.
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 19 gennaio 1957, p. 4)
- Siena. Il Jazz Club Siena, della cui costituzione avevamo già dato notizia, ha svolto nel periodo ottobre-dicembre la seguente attività.10 ottobre Assemblea dei Soci ed elezione del comitato direttivo così composto: Cesare Augusto Paolini, presidente; Nilo Rapaccini, vice presidente; Galileo Becatti, segretario; Lamberto Belatti, amministratore; Mauro Fanetti, cassiere; Giuseppe Ciatti, Spartaco Sabatini, Ernesto Manasse, Luigi Turbanti, tecnici.
Il 25 ottobre prima audizione discografica con la partecipazione di Liliano Mancini dell’Hot Club di Livorno, che ha presentato un’applaudita ed esauriente Storia del Jazz dalle sue origini fino all’anno 1945.
L’8 novembre seduta discografica con il prosieguo della Storia del Jazz dal 1945 al 1956.
Il 1° dicembre audizione dei dischi con la presentazione di brani di New Orleans, Dixieland e Swing.
Il 18 dicembre concerto con la partecipazione del Complesso New Jazz Ensemble e del sax alto americano Frank Elliott.
(in: “Musica Jazz” febbraio 1957 “Notiziario della Federazione Italiana del Jazz” pag.44)
- La segreteria del Jazz club comunica la ripresa dell’attività sociale 1957-58 il cui primo atto è stato il rinnovo del Comitato Direttivo. Oggi alle 21.30 nella sede dell’O.R.U.S. in via San Martino, 29 sarà tenuta la purima audizione discografica.
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 18 ottobre 1957, p.4)
Il Jazz Club informa che a seguito di accordi con quella giunta esecutiva ha stabilito la propria sede nei locali dell’O.R.U.S. in via San Martino, 29. Gli studenti iscritti a quell’organismo potranno usufruire di una riduzione sulla quota di iscrizione che viene portata a 500 lire più 150 lire mensili fino a giugno 1958 ferma restando la quota di 1000 lire più 200 per i non studenti e 700 lire più 200 mensili per altri studenti. Si fa inoltre presente che dal giorno 25 tutti i venerdì sarà tenuta la serata discografica.
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 23 ottobre 1957, p.4).
- Oggi presso la Camera di Commercio si inaugura la mostra fotografica sulla storia del Jazz. Martedì prossimo alla 21.30 nella Cantina dei Vini Italiani (via F. Tozzi) si terrà invece la conferenza del pianista sax alto Frank Elliott con esecuzione di alcuni brani dimostrativi di musica jazz e debutto della Senese Jazz Society composta da Marcello Bonucci, Aldo Cancelliere, Giuseppe Ciatti, Giorgio Civai, Alvaro Daviddi, Mauro Fanetti, Mike Morrone, Franco Ferrini, Spartaco Sabatini, Gino Vigni. Le due manifestazioni sono organizzate dal Jazz Club. Siena in collaborazione con L’U.S.I.S. (United States Information Service).
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 8 dicembre 1957, p. 4).
- Siena. Il 7 ottobre, con una Assemblea dei Soci, il Jazz Club Siena ha ripreso la propria attività. Il Presidente uscente C.A. Paolini ha svolto una relazione sulla attività svolta nel 1° anno di vita del Club, attività che, se anche non intensissima, è stata tuttavia continuativa ed organicamente sviluppata. La scarsezza dei mezzi e le forti difficoltà ambientali hanno impedito un più frequente svolgimento delle manifestazioni di una certa importanza, come sarebbe stato desiderio dei dirigenti. Uniche manifestazioni di rilievo che hanno avuto larga risonanza nella città ed hanno riscosso un caldo successo, sono state la conferenza di Mancini dell’Hot Club di Livorno, che ha tracciato un profilo storico del jazz dalle origini alla nascita del jazz moderno, ed il concerto del New Jazz Ensemble di Firenze. Avvalendosi anche dell’apporto del valente sax alto americano Frank Elliot, i musicisti fiorentini si sono fatti calorosamente applaudire in un repertorio prevalentemente californiano. Il pubblico non era molto numeroso, il che conferma le difficoltà di penetrazione del jazz in più vasti strati di pubblico, ma i presenti hanno mostrato un notevole grado di preparazione e di maturità jazzistica.
Altra manifestazione di notevole impegno e risonanza fu quella organizzata per gli studenti che intervennero numerosissimi ad una audizione di dischi, nella quale Paolini, riprendendo il discorso dal punto in cui lo aveva lasciato Mancini, ha commentato i più notevoli pezzi del jazz progressivo, del be-bop, del cool jazz, del jazz californiano e del jazz da camera. Nel quadro delle normali attività per i Soci furono poi tenute 12 audizioni di dischi con commenti esposti dai Soci Trafieri, Norcia e Civai e dai Consiglieri Paolini, Rapaccini, Ciatti, Manasse e Turbanti. Tra queste audizioni furono degne di rilievo, sia per la novità dei brani presentati che per l’interesse suscitato, quelle in cui Paolini e Civai commentarono rispettivamente: “Tempo e relazione op.12” di Gaslini e “Fontessa” del Modern Jazz Quartet. Altri apprezzati commenti fecero Ciatti (“La cantante be-bop Annie Ross” e il “Al Belletto Sextet); Trafieri (le “Great Blues Singers”); Norcia e Turbanti (“Duke Ellington”); Paolini e Manasse (“Bix Beiderbecke”, “Dave Brubeck”, “Bob Cooper”).
Nel mese di maggio il Club organizzò un pullman per permettere ai Soci di assistere a Firenze al concerto del Jazz at the Philharmonic.
Nel corso dell’assemblea del 7 ottobre si è proceduto alla nomina del nuovo Comitato Direttivo che risulta così composto: Galileo Becatti, Presidente; Dr.Grazia Bassi, Vice-Presidente; Alberto Meloni, Segretario, Ilio Quintetti, Cassiere, Sandro Trafieri, Giorgio Civai e Mario Norcia, Consiglieri tecnici. L’Assemblea ha pure discusso un piano di attività per il 57-58, che prevede l’effettuazione di un concerto mensile da parte dei 2 complessi jazz costituitisi tra i Soci, e il proseguimento delle audizioni di dischi con commenti. Saranno pure organizzate una grande festa da ballo, gite sociali a Firenze in occasione di concerti jazz ed ogni sforzo sarà fatto per effettuare in Siena almeno un concerto di fama nazionale.
L’Assemblea ha pure auspicato un più attivo intervento della Federazione a sostegno del Jazz Club e, tra questi ultimi, una maggiore collaborazione organizzativa.
(in: “Musica Jazz” dicembre 1957 “Notiziario della Federazione Italiana del Jazz” pagg.37-38
- Siena. Il Jazz Club Siena ha organizzato presso la Camera di Commercio di Siena una mostra fotografica sulla storia del Jazz.
Martedì 10 ottobre ha avuto luogo una conferenza audizione del sassofonista americano Marcello Bonucci (p.), Aldo Cancelliere (batt.), Giuseppe Ciatti (batt.), Giorgio Civai (cb), Alavaro Daviddi (tr), Mauro Fanetti (alto), Franco Ferrini (p), Mike Marrone (ch), Spartaco Sabatini (tenore), Gino Vigni (vb).
Tutti questi musicisti si sono esibiti a turno in diversi formazioni.
(in: “Musica Jazz” gennaio 1958 “Notiziario della Federazione Italiana del Jazz” pagg.38/39
- Jam Session” questa sera al jazz club, alle 21.30, nel teatro del circolo di via del Costone, il Jazz Club di Siena terrà una “Jam Session”. L’ingresso è libero a tutti.
(in “Giornale del Mattino”, Cronaca di Siena, 1 maggio 1958, p. 4)